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Quando il magistrato si affaccia nella botola del VTLM
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Bricchetto
Post: 56
Registrato il: 19/07/2009
Sesso: Maschile
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28/07/2009
15:18
Serie: non ho nulla da fare
La'rticolo è del Corsera.
Nonostante la firma prestigiosa si legge quà e là qualche florilegio.
Ma quello che mi ha colpito, e non condivido, è "l'entrare nel merito", ammesso che le cose stiano realmente così, della magistratura nela scelta e uso dei mezzi.
Retroscena
I giudici indagano sui mezzi militari
e sui mutati impegni in campo
Inchieste partite dopo le ultime vittime
ROMA — Nelle informative arrivate al comando dei carabinieri del Ros di Roma viene definito il «punto debole degli armamenti». E sono gli stessi generali della Difesa a confermare come la «ralla» non sia sufficiente a proteggere il militare addetto alla mitragliatrice sui blindati Lince. Perché chi si trova sulla torretta rimane completamente «scoperto» mentre il mezzo è in movimento, dunque esposto all’attacco del nemico.
È proprio su questo aspetto della missione in Afghanistan che si sta concentrando l’attività dei magistrati - procura penale e militare - dopo la morte del caporalmaggiore Alessandro di Lisio e il ferimento degli altri soldati che in questi ultimi giorni sono finiti sotto attacco.
Dopo la modifica delle regole di ingaggio, con il contingente sempre più spesso coinvolto in vere e proprie battaglie, si deve stabilire se gli equipaggiamenti siano adeguati all’impegno richiesto. Anche perché in vista delle elezioni del prossimo 20 agosto, i servizi di intelligence occidentali sono concordi nel ritenere che il livello di rischio si alzerà ulteriormente e le pattuglie che escono in ricognizione saranno obiettivo privilegiato dei talebani e delle formazioni terroristiche che mirano a ottenere il controllo delle aree. Come hanno dimostrato gli ultimi episodi, i reparti italiani partecipano attivamente al conflitto e quindi è indispensabile garantire loro un dispositivo di sicurezza che tenga conto della modifica della missione. Il pericolo più alto è quello per il «rallista», proprio come ha dimostrato la morte di Di Lisio - rimasto schiacciato dopo il ribaltamento del mezzo blindato e dunque si stanno studiando le possibili modifiche per creare una sorta di calotta protettiva. Ma non viene esclusa l’eventualità di utilizzare anche un altro tipo di carro armato.
(...)
I magistrati hanno acquisito l’elenco dei mezzi e delle armi a disposizione del contingente e nei prossimi giorni riceveranno le informative sugli ultimi episodi che in Afghanistan hanno coinvolto i soldati italiani. Obiettivo dell’indagine rimane infatti quello di accertare se, sia pur in una situazione di guerra come quella che vede coinvolto il contingente, siano stati omessi comportamenti o disposizioni che avrebbero potuto evitare vittime e feriti. E di verificare in base a quali criteri siano stati modificati i cosiddetti «caveat» - vale a dire i limiti alle regole di ingaggio che ogni Paese pone ai propri soldati che adesso consentono la partecipazione alle azioni di guerra. Missioni di difesa, ma anche di attacco, come confermano i vertici del Comando.
(...)
FS 27 luglio 2009
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