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CROAZIA: RITROVATA CORAZZATA ITALIANA AFFONDATA NEL 1915

(ANSA) - ZAGABRIA, 28 AGO - Il relitto dell'incrociatore
corazzato 'Giuseppe Garibaldi', della marina militare del Regno
d'Italia, affondato nel 1915, e' stato ritrovato ieri nel mare
della Croazia da un gruppo di sub ed archeologi croati impegnati
nella ricerca di navi affondate nell'Adriatico.
Fino a quest'anno era rimasto sconosciuto il preciso luogo
in cui l'incrociatore e' stato affondato all'inzio della Prima
guerra mondiale, ma dopo alcune ricerche storiche si e' arrivati
a tentativi precisi per individuare la nave. L'associazione di
sub ''Dragor Lux'' di Zagabria, alla fine, ha trovato questa
settimana il relitto di una nave da guerra che quasi certamente
e' il 'Giuseppe Garibaldi', alcune miglia dalla costa davanti a
Dubrovnik, alla profondita' di 122 metri. Si tratta della
maggiore profondita' alla quale e' finora stata rinvenuta una
nave nella parte croata dell'Adriatico.
I sub hanno spiegato alla stampa che dai due o tre
cannoni visibili, degli addirittura 29 che aveva in dotazione il
'Garibaldi', sembra che si tratti proprio della nave italiana.
''Siamo poi entrati nell'interno con una telecamera e
pare dai filmati che non ci siano piu' dubbi'', ha spiegato il
capo della missione, Drazen Goricki.
L'incrociatore corazzato 'Garibaldi' fu costruito nel 1901
nei cantieri dell'Ansaldo a Genova: era lungo 112 metri e largo
18. Opero' efficacemente durante la guerra italo-turca nelle
acque della Libia e dell'Egeo. Il 24 febbraio 1912, insieme
alla gemella 'Francesco Ferruccio', affondo' la cannoniera turca
Avnillah al largo di Beirut.
Ma il 17 luglio 1915, due mesi dopo l'entrata dell'Italia
nella Prima guerra mondiale, un gruppo di navi comandate
dall'ammiraglio Tifari, lui stesso a bordo della 'Garibaldi',
salpo' da Brindisi con l'ordine di distruggere parte della
ferrovia che collegava Sarajevo alle Bocche di Cattaro, oggi nel
Montenegro e all'epoca importante base dell'impero
austro-ungarco. Dopo il bombardamento della ferrovia nei
pressi di Dubrovnik, nella notte del 18 luglio, le navi furono
incrociate dal sommergibile austriaco U4 che siluro'
l'incrociatore italiano. Colpito in pieno, il 'Garibaldi' si
inabisso', secondo alcune ricostruzioni, in soli tre minuti. In
quel momento a bordo vi erano piu' di 550 membri
dell'equipaggio, di cui 53 morirono nell'attacco. Il resto della
flotta si ritiro' in Italia.
Secondo alcune stime nell'Adriatico giacciono circa due mila
relitti: finora ne sono stati ritrovati alcune centinaia.
(ANSA).

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28-AGO-09 13:51 NNNN